Piuttosto che tentare di spiegare cosa sia un haiku, potrei tentare di spiegare cosa rappresenta un haiku per me. Forse il modo migliore per farlo è proprio un haiku, per esempio:
I fini metrici, ovvero i confini, ovvero i limiti, fungono da ``binari'', ma sono anche ``bi-nari'', nel senso che hanno un doppio scopo: uno evidente, quello di limitare la scelta lessicale di chi scrive; uno latente, quello di aumentare le possibilità interpretative di chi legge. Inoltre sono ``sintetici'' poiché sono artificiali, di sintesi, ma allo stesso tempo costringono alla sintesi. I suddetti binari sono ``per'' in un doppio senso: con valore finale (conducono la poiesi dell'autore) e come determinazione di moto a luogo (conducono ``verso'' la poiesi del lettore).
Il predecente è un esempio di ``spiegazione'' (forse esageratamente
lunga) di haiku, sebbene l'haiku non preveda il corredo di una spiegazione.
Capita però che il lettore gradisca anche una nota esplicativa, che può
risultare altrettanto interessante. Simile discorso può essere fatto per le
fotografie: come mi è stato fatto notare, la spiegazione di una fotografia,
ovvero il racconto della sua genesi, può risultare altrettanto interessante
della fotografia stessa.
In quest'ottica, mi permetto di fare seguire ogni
haiku da una ``nota'', talvolta consistente di mie spiegazioni, talaltra di
riflessioni altrui. Il lettore è invitato a leggere solo l'haiku, sentendosi
libero di tralasciare le note, per leggerle eventualmente in seguito. Il
sottoscritto, come umile autore, non gode della stessa libertà.
Gli spettacoli di Ascanio Celestini sono spesso teatro della Memoria, di eventi che non bisogna dimenticare. Delle storie che racconta, Celestini stesso ammette candidamente di non ricordare alcuni dettagli ritenuti non indispensabili. Curioso, ma significativo.
Esperienza interessante: seguire 5 ore di spettacolo teatrale in lituano con sovratitoli, ``Idiotas'' con regia di Nekrosius. Non è una passeggiata. Per quanto sia proprio a una lunga passeggiata che invita Villa Adriana, per questa occasione teatro i cui spettatori vengono messi alla prova.
Non tutti vivono il concerto del Primo Maggio allo stesso modo. Magari, mentre il pubblico di San Giovanni applaude Vasco, qualcuno è lontano dalla calca perché preferisce godersi l'ascolto di ``Bitches Brew'' dal proprio iPod.
Nel giorno del Pesce d'Aprile, Giorgio Albertazzi interpreta liberamente le ``Lezioni americane'' di Italo Calvino (in realtà solo la prima). Lo spunto per l'haiku proviene da un pensiero di Paul Valéry, citato da Calvino.
Per caso, ci si trova ad assistere a una visione inattesa. La visione di un traditore, quello del racconto ``Tema del traditore e dell'eroe'' di Jorge Luis Borges. Racconto da cui è tratto il film ``La strategia del ragno'', visto appunto per caso in un cinema nei pressi della Fontana di Trevi.
Talvolta abbiamo l'intenzione di sorprendere e la sorpresa viene preparata, con arte. Ma il bello è che questo può portare a sua volta a esser ``vittima'' di sorprese.
Per un matrimonio giunto inaspettatamente, un haiku scritto in extremis, concluso durante la funzione religiosa.
Un viaggio nella metro. Mentre sfumano le note di un piano, al termine di un brano, si sente un bimbo che piange. Solo un consonante di differenza, una t.
Fine anno. Momento di fare previsioni per il nuovo anno, foriero di mutamenti. Ma prevedere e mutare sono azioni che si alimentano reciprocamente.
Atmosfera di festa in casa. La famiglia raccolta attorno al calore del caminetto, mentre fuori incombe la notte.
``Crash''. 28 ottobre 2008, al ``Palazzo delle Esposizioni'' di Roma. Il film di Cronenberg sotto un acquazzone niente male. Giubbino e camicia inzuppati. Acqua che entra anche dall'uscita di sicurezza. Il film inizia.
Nelle stazioni della metro della ``Transports Metropolitans de Barcelona'' i primi e i secondi hanno pari importanza. Infatti grandi display mostrano i minuti e addirittura i secondi previsti per l'arrivo del treno successivo.
Una pinta di Guinness terminata e sullo sfondo, dietro il vetro del pub, la Sagrada Familia, non ancora terminata. Quale delle due rappresenti il sacro e quale il santo... al lettore la scelta.
Nato da una riflessione: che senso ha il nome dei commessi scritto sulla targhetta? Si tratta solo di un surrogato di familiarità non richiesta. Perché dovrei chiamarti col tuo nome se non ti conosco?
Persone differenti hanno riferito che evoca immagini differenti, ma come suggerimento per l'ultimo verso si può solo dire che forse è l'effetto della visione de ``La corazzata Potëmkin''.
Certe volte non si riesce a far tutto. Il tempo passa e si perdono col tempo le occasioni di vedere e apprezzare uno spettacolo quale ``Book of Longing''. Il tempo porta via gli anni ma talvolta per un'occasione persa ne regala una nuova, ovvero la possibilità di leggere il libro che non è stato possibile vedere.
Quadretto di vita familiare: sei seduto e la tua cagnolina viene a chiederti un altro biscotto, insinuandosi dolcemente tra la pagina del libro che stai leggendo e il brano del cd che stai ascoltando.
Il trio di Keith Jarrett merita un secondo haiku, una sorta di bis. Ed è proprio l'attacco di un bis che viene qui descritto.
Il 12 luglio 2008 all'Auditorium Parco della Musica di Roma si esibisce il Keith Jarrett Trio. L'impressione complessiva è nel primo verso, per il modo in cui viene offerta al pubblico la musica, soprattutto gli standard. La naturalezza dell'esecuzione ne nasconde la complessità.
Il Festival delle Letterature 2008 si conclude a Roma il 19 giugno, con una serata dedicata alla poesia. Tutto il Festival ha avuto come tema i due concetti di ``parola'' e ``silenzio''. Il ``rumore bianco'' ne rappresenta una sintesi.
Un foglio bianco, se viene accartocciato, porta su di sé un reticolo di
pieghe, che possono essere lette come una mappa di un mondo che prima non
c'era.
Lo spunto per l'haiku proviene da un brano scritto all'impronta
un paio di giorni prima, durante la prima lezione di un corso di scrittura
creativa.
Anche con circa un mese di tempo a disposizione per pensarci, il momento
migliore per scrivere un haiku per un compleanno non può che essere dopo la
mezzanotte, appena diventa possibile fare gli auguri.
Un mese volge al
termine, ma il pensiero è rivolto all'ultimo anno di vita passata, con un
sottinteso augurio che l'anno che si rinnova sia migliore di quello appena
compiuto.
Uno spettacolo teatrale molto forte, ``The Brig'', ripropone ossessivamente
il salto della linea bianca, che può essere attraversata dai prigionieri solo
previa autorizzazione. I prigionieri, identificati dal proprio numero e non dal
proprio nome, a ogni salto implicitamente si pongono la domanda e purtroppo si
rispondono.
Ma lo stesso salto può anche ricordare, più gradevolmente, il
gioco della campana, con le linee bianche segnate col gesso sull'asfalto e le
caselle numerate.
Una corsa sulla pista ciclabile del Lungotevere. Un susseguirsi di ponti, interrotto dalla presenza di un'isola, che non interrompe però il desiderio di proseguire.
Molti vanno a Roma per studiare o in cerca di occupazione. Ma c'è anche chi
questa ricerca la intraprende all'estero, andando a occuparsi proprio di
``ricerca'' in un'altra città dai sette colli, non Roma, ma Sheffield.
Nel
secondo verso è stato utilizzato (in sostituzione di una sillaba) un trattino,
che tecnicamente è un esempio di dispositivo chiamato kireji (parola
di taglio). Nel caso specifico, una pausa per dare enfasi, ma anche per
indicare un distacco temporale tra la partenza e l'arrivo.
Sintesi di una giornata passata in sintonia con la natura.
Un biglietto di auguri per un'amica che si sarebbe laureata in Fisica alcuni giorni dopo. Le ``lucciole'' citate sono proprio gli insetti, la cui caratteristica bioluminescenza viene trattata nella tesi.
30 marzo 2008. Auditorium Parco della Musica di Roma. Chick Corea e Gary Burton in duo. Cosa può accadere dopo l'esecuzione di un'eccezionale versione di ``Sophisticated Lady''?
Pezzo di cronistoria di visita a una mostra con opere di M. C. Escher. Dopo aver osservato e analizzato ``Salita e discesa'', si passa alla litografia accanto: ``Belvedere''.
Certe persone credono di non offrire spunti interessanti per poter ispirare un haiku. Questa è la riprova del contrario. Basta soffermarsi a osservare dei gesti quotidiani e renderli non banali: sorseggiare una bevanda, quindi posare il bicchiere e sorridere.
Come premio per aver svolto una commissione (l'acquisto di 48 stecche da 100 grammi di cioccolata), appare lecito assaggiarne almeno un po', magari mentre si guida sul Lungotevere.
Quattro giorni dopo averlo visto al cinema, ecco il film ``Signorinaeffe'' raccontato in tre versi, che rappresentano tre fasi o momenti del film. I concetti espressi sono molto generici, universali, potrebbero adattarsi a molte situazioni e chiunque potrebbe identificarvisi. Il primo e terzo verso sono delle fredde constatazioni, mentre il secondo verso lascia in sospeso, magari letto con una pausa tra ``futuri'' e ``possibili''.
Ancor più nichilista del precedente...
Haiku dal gusto nichilista-didascalico. Nichilista per il tema e didascalico per la forma, in quanto il secondo e il terzo verso rappresentano la definizione del primo.
La sera del 24 febbraio 2008 si esibisce lo ``Uri Caine Trio'' presso la ``Casa del Jazz'' a Roma. All'ingresso della sala concerti c'è una ragazza che sta attendendo l'arrivo di una persona. Dopo aver atteso inutilmente, la ragazza entra. In realtà non stava attendendo nessuno, per cui lo sguardo si è rivelato doppiamente traditore. Rispetto all'haiku del 24 febbraio, il fatto di aver resa ellittica di verbo la seconda frase fa apparire lo ``Sguardo traditore'' quasi come un'esclamazione.
La sera del 24 febbraio 2008 si esibisce lo ``Uri Caine Trio'' presso la ``Casa del Jazz'' a Roma. All'ingresso della sala concerti c'è una ragazza che sta attendendo l'arrivo di una persona.
Il 24 gennaio 2008 il Senato nega la fiducia al Governo Prodi. La votazione al Senato è palese. Alcune persone hanno inteso piuttosto il saluto tra due persone che si lasciano poiché hanno perso la reciproca fiducia.
Si sta avvicinando il 2008. Perché non celebrarne l'arrivo? È il passaggio
dal 2007 al 2008, il cambio di una sola cifra, a segnalarci e a
ratificare l'arrivo del nuovo anno. Ma sarebbe opportuno concentrarsi sulle
cose che restano e la cifra otto (8 secondo la numerazione araba)
rappresenta un ``nodo'' che aiuta a ricordare.
La versione inglese è
una rielaborazione scritta alcuni giorni dopo per il pubblico anglofono.